Lavoro, interculturalità, infanzia sono i tre gangli della poetica artistica di Giacomo Giovannetti che emergono dall’installazione site specific presentata negli spazi della Mole Vanvitelliana di Ancona: un’intera parete racconta il risultato di una ricerca e di un’evoluzione visiva che l’artista sta perseguendo da alcuni anni. La mostra inaugura sabato 20 maggio e sarà visibile fino al 4 giugno. Info qui
#telodoioillavoro che parte da una performance proposta lo scorso aprile dall’agenzia Yes! ed ospitata nella sede dell’evento Portobello ad Ancona. L’operazione artistica condotta da Giacomo Giovannetti consiste in un atipico colloquio di lavoro con domande inusuali che fanno emergere limiti, prospettive e sogni degli intervistati, messi “a nudo” dopo aver varcato la soglia di una porta ed essersi trovati di fronte all’artista e ad una macchina fotografica. Oltre sessanta persone si sono messe in gioco parlando di luoghi cari, spazi immaginati, remote aspirazioni. Partendo dall’infanzia, età in cui l’identità si struttura ma si è liberi da pregiudizi e lacci sociali, l’artista ha accompagnato ogni intervistato, elaborando un’indagine creativa che ha condotto alla nascita di nuove tipologie di lavoro. Le interazioni e le risposte verbali, sono state tradotte da Giacomo Giovannetti su un piano visivo, acquisendo consistenza, concretezza e colore.
Scarica e leggi il mio testo critico – #telodoioillavoro testo critico di Federica Mariani- def.